Passaggi, cunicoli e gallerie.
Nel nostro paese vivevano una volta principi e duchi ed altre famiglie nobili; ne sono prova certa la villa Spinola, la casa con le merlature della crosara (ex sede della osteria della Maria Pape) ed anche la casa vecchia ora restaurata che si trova di fronte alla chiesa di S. Valentino; chi non ci crede potrà notare come sui portali di dette case e su tante altre vi siano molti stemmi araldici nobiliari.
Si racconta che l'ultimo nato dei conti che abitavano a S. Valentino fosse deforme; era nato con la testa da porco perché i nobili avevano la pessima abitudine di sposarsi tra di loro. Il povero giovane non voleva uscire di casa perché era terrorizzato dal pensiero che qualcuno lo potesse vedere e si mettesse a ridere delle sue disgrazie, né d'altra parte voleva rinunciare a vivere almeno un poco di quella vita e di quella libertà che gli altri avevano. Si fece allora costruire una galleria che, dalla sua casa, lo portasse direttamente sul retro della chiesa di S. Valentino e da quella sua scomoda posizione, dietro l'altare, poteva ascoltare la S. Messa e guardare la gente senza essere visto; per poter raggiungere il fiume e sentirsi finalmente libero, si fece costruire un'altra galleria che lo portasse direttamente al castello di Bussolengo, sulla cima della collina che scende rapidamente verso le rive dell'Adige.
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