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Scritto da Pro Loco - S. Valentino 1999
I SANTI CRISPINO E CRISPINIANO.
La tela raffigurante la Vergine col Bambino ed i santi Crispino e Crispiniano con anime del purgatorio è un'opera che merita attenzione e considerazione. Il dipinto fu realizzato per essere collocato in alto come indicano il punto di vista abbassato e l'impostazione dal basso in alto dell'insieme. Le figure dei due santi occupano il primo piano, la figura della Madonna col Bambino occupa il primo piano; il rapporto spaziale tra i due piani è preciso e bene realizzato, così che le figure risultano chiaramente distribuite.
Questa chiarezza di composizione e di distribuzione è ottenuta in virtù di una luce che, proveniente da sinistra e correttamente usata, unifica lo spazio e definisce i volumi e le superfici. Anche lo schema a piramide che lega linearmente le tre figure e che ha il suo vertice nella testa della Madonna concorre a definire il senso di ordine che la tela offre. La precisione e la correttezza linguistica ci indicano, nell'autore, un pittore sicuro e tecnicamente ben dotato: incapace di audacie e di arditezze, ma quasi del tutto alieno da impacci e da sgrammaticature. L'unica incertezza del dipinto è la realizzazione della testa del santo inginocchiato, il cui profilo rigido rompe quella naturalezza che si riscontra in ogni parte della tela. Bella e sicura è la figura del santo eretto realizzata di tre quarti con buon gioco di luci ed ombre.
Altrettanto bello è il gruppo della Madonna col Bambino che ha nel Bambino il punto luministicamente più alto.
L'autore? Per il momento non è possibile rispondere. L' Epoca? L'opera presenta caratteri in contrasto tra loro: la figura di San Crispino, per il robusto gioco delle luci e delle ombre, sembra di impianto seicentesco, così come seicenteschi sembrano i costumi dei Santi; ma la Madonna e soprattutto il Bambino sono di una luminosità riferibile al settecento. Probabilmente questa opera è collocabile nel Settecento con rimandi iconografici al secolo precedente.
Il Restauro del quadro è stato interamente realizzato grazie al contributo
dell'Associazione Calzaturieri di Bussolengo presieduta dal Cav. Ferruccio Lonardi.
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