Pagina 1 di 9
LE CONGREGAZIONI RELIGIOSE A BUSSOLENGO.
PREMESSA
Gli articoli che seguono, sono stati redatti grazie a riferimenti specifici ricavati principalmente da “Bussolengo Prima Pagina”, giornale locale mensile prima e, in seguito, trimestrale fino alla chiusura.
Sono stati consultati anche: “Bussolengo, Appunti Monografici” di Mons. Angelo Bacilieri, “Bussolengo” di Mario Franzosi, “Bussolengo – Immagini di Storia” del Comune di Bussolengo.
L'iniziativa di “rinfrescare” la memoria degli indigeni su un passato da non dimenticare nasce dalla volontà di tramandare, alle generazioni future, il patrimonio di cui noi siamo custodi oggi.
L'autore
INTRODUZIONE
Secolo XIII, Napoleone I. Al primo si fa risalire il periodo in cui appaiono le Congregazioni religiose a Bussolengo (approdano nel nostro paese i Disciplini), al secondo è imputata la causa della loro fine: le leggi napoleoniche impongono alla Congregazione dei Frati Minori Francescani di chiudere e di lasciare Bussolengo.
Un allontanamento, quello delle Congregazioni, che dura poco: lo sviluppo religioso della comunità non si ferma. Agli avvicendamenti storici in continua evoluzione, si affianca la tenacia di un prete, bussolenghese di nascita, Giuseppe TURRI.
Grazie a lui, a Bussolengo ricompaiono Ordini, Congregazioni e Confraternite di vario tipo ( i Padri Redentoristi, le Suore Ancelle della Carità, i Figli di Maria Immacolata).
E, a seguire, le Suore della Nigrizia, le Suore di Maria Bambina, le Suore della Sacra Famiglia alle quali spetta il titolo di “ultima testimonianza” di suore “operative” nella nostra comunità.
Una folta rappresentanza di persone consacrate che, donandosi con dedizione alla comunità ospitante, ha contribuito al progresso evolutivo, economico e sociale di Bussolengo.
- Indietro
- Avanti >>