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L'INTERVENTO DI NAPOLEONE.
Validi motivi igienici indussero il francese Napoleone ad emanare un decreto con il quale si proibiva di seppellire i morti nelle chiese, zone limitrofe, nei centri abitati. Passato alla storia come il decreto di Saint Cloud, esso porta la data del 12 giugno 1804.
Bussolengo, dopo pressioni e solleciti da parte del governo, riesce ad individuare, nei pressi della chiesetta di San Rocco, un'area idonea alla bisogna e quindi a presentare in Prefettura di Verona, un progetto per il nuovo Camposanto. E' il 10 novembre del 1807. Le trattative per l'acquisto del terreno vanno alle lunghe tanto è vero che il Comune di Bussolengo riesce ad acquistare il fondo soltanto nel 1811 pagando al proprietario Bortolo Motta lire 1715.
Avviati i lavori lo stesso anno, la nuova struttura viene consacrata al culto dei morti il 13 luglio del 1813 con il seppellimento del primo defunto: una bimba di 7 mesi, Rosa Marianna, morta, a detta del parroco Gaetano Cabrusà, per un male intestinale.
Il cimitero per sommi capi è uguale a quello che vediamo oggi entrando dalla vecchia porta centrale: porticato perimetrale, piazzale con al centro l'antica colonna con in cima la croce di ferro, traslata dal vecchio cimitero, e, dall'altra parte fronte all'ingresso, la chiesa.