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CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA MAGGIORE.
- Tele:
- M1* Donna con guerriero, (si tratta dell’episodio di Giaele e Sisara). Parete destra in alto–I° tela.
- M2* Danza di Miriam. Parete destra in alto-II° tela.
- M3* Sara al pozzo, ( si tratta dell’episodio di “Rebecca al Pozzo”). Parete destra in alto- sopra la porta laterale.
- M4* Sacerdote con figure femminili (dietro al dipinto si trova la scritta “Sara che ride” e quasi certamente si tratta dell’incontro di Abramo con i tre angeli). Parete destra in alto-III° tela.
- M5* Il ripudio di Agar (in realtà trattasi di “Sara e Tobia”). In alto, sopra la porta della Cappella.
- M6* Ester e Assuero. Era sulla parete sinistra demolita-ora in Coro.
- M7* Assunzione di A. Balestra. Nell'abside della chiesa.
- M8* Davide e Abigail. Era sulla parete sinistra, demolita, della chiesa, ora collocata in Coro sul lato sinistro.
- M9* Gesù scaccia i mercanti (autore ignoto). In alto sopra la porta della sacrestia.
- M10* Sacerdote che offre il sacrificio (probabilmente si tratta dell’annuncio della nascita di Sansone dopo il sacrificio offerto da Manoach e sua moglie); autore ignoto. Parete sx in alto.
- M11* Ultima Cena (attribuito al Lanceni). Sopra il portale maggiore della chiesa.
- M12 Madonna con S.Carlo Borromeo e Vincenzo Ferrer; autore Giovanni Camuzzoni anno 1635. Ora collocato sulla parete sinistra nella parte nuova della Chiesa.
- M13 Cristo nel sepolcro. Ora collocato sulla parete destra, nella parte nuova della Chiesa.
- Tre tele nella Cappella attigua alla sacrestia chiamato “Logo dei Quaranta”.
NOTA BENE. Rispetto ai cataloghi della soprintendenza si dichiara il furto delle 14 tele a olio della Via Crucis (furto già segnalato), e non si sa dove siano due tele registrate:
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Domenico, Caterina e i 15 misteri del Rosario
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Isacco benedice Giacobbe
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Queste due tele sono segnalate nel catalogo del 1939, e mancano in quello del 1981.
- Statue:
- Madonna Immacolata
- Sacro Cuore
- Madonna con bambino Gesù
- San Giuseppe con bambino Gesù
- L4 San Rocco nella nicchia del ”logo dei quaranta”